martedì, novembre 16, 2010

STANCO MORTO


Disegnare teschi è bello e rilassante.
Non è come lavorare.
E' come una vacanza.
Dovrebbero pagarmi per disegnare teschi.
Dovrebbero pagarmi per andare in vacanza.

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domenica, novembre 14, 2010

mercoledì, novembre 03, 2010

IL GUFO


Di tutti i (pochi) disegni fatti a Lucca questo è quello di cui son più soddisfatto.
Carlo è uno dei responsabili allo stand Bonelli, ed è un collezionista di... gufi. Ne ha la casa piena: disegni, pupazzetti, sculture.
Ed è così che ogni disegnatore che passa per lo stand si trova a doversi confrontare con questo grande rapace.

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mercoledì, ottobre 27, 2010

PARTO


Domani (giovedì) parto per Lucca e ci rimango fino a domenica.

Venerdì 29 alle 11.30 mi trovate allo stand Bonelli per le firmette.

Inoltre sarò allo stand di "Artists for hire" il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e il sabato dalle 12.00 alle 14.00.
Di che si tratta? Copio e incollo:
"Più di venti disegnatori (ma l'elenco è in continuo aggiornamento!) riuniti nel gruppo ARTISTS FOR HIRE, lo stand che tenta di proporre in Italia il modello dell'Artists Alley americano. Disegni, tavole originali, sketchbook, commission (con un'unica limitazione: non potranno raffigurare personaggi bonelliani) saranno in vendita per tutti i quattro giorni della kermesse lucchese.
Il progetto prevede la presenza di ARTISTS FOR HIRE alle maggiori fiere italiane e l'apertura di un sito, che coinvolgerà anche alcuni autori (come Mario Alberti e Marco Checchetto) che non potranno essere presenti a Lucca ma che fanno comunque parte del gruppo."

Ci vediamo a Lucca!

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giovedì, ottobre 21, 2010

CASSIDY A LUCCA


Venerdì 29 ottobre, alle ore 11.30 sarò allo stand Bonelli per firmare le stampe del disegno che vedete qui sopra.
Se vi va di passare io vi aspetto, pennarello alla mano.
Nella sezione news del sito della Bonelli c'è l'elenco di tutti gli altri incontri.

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lunedì, ottobre 11, 2010

TERRITORIO FUORILEGGE



Ho finalmente consegnato la mia storia breve per il terzo volume dell'antologia di racconti western Outlaw Territory.
La mia storia si intitola "Judge Roy Bean" ed è stata scritta da David Hopkins.
Ai colori il possente Marco Hasmann, preziosissimo pard in questa cavalcata.
E visto che il boss Michael Woods mi ha dato il permesso, vi posto le prime due tavole.

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venerdì, ottobre 08, 2010

IO CELLO'


Volevo fare una faccia da professionista serio e mi è venuta una faccia da menoso.

Comunque è uscito, io cellò e la foto lo testimonia.

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giovedì, agosto 26, 2010

martedì, agosto 17, 2010

lunedì, agosto 16, 2010

venerdì, agosto 06, 2010

DREDD


Gireranno un nuovo film di Dredd.
Quei capoccioni dicono che lo vogliono fare più fedele al fumetto originale rispetto alla versione con Stallone, tipo che Dredd non si toglierà mai il casco.
E allora perchè, con tanti grugni ad hollywood (tipo Ron Perlman o Danny Trejo per dirne un paio) hanno scelto un fighetta ?

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domenica, agosto 01, 2010

venerdì, luglio 09, 2010

VADO A STARE TRA LE MARMOTTE


Per due settimane pascolerò in altura.
L'immagine che vedete è lo studio per una mascotte che dovrebbe pubblicizzare le iniziative del consorzio di Santa Caterina Valfurva, che poi è dove sono diretto.

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giovedì, luglio 01, 2010

FAUNA


Negli ultimi giorni mi son buttato a pesce sullo studio di un po' di fauna spaziale. E ci ho preso gusto.
Se volete vederne ancora e avere qualche indizio in più andate sul blog del Rrobe

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sabato, giugno 26, 2010

SCHOOL'S OUT FO EVA'



Questo disegno è per festeggiare mio padre, arrivato al grande traguardo della pensione dopo decenni di insegnamento!
Papà, ora il mondo è la tua ostrica!

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martedì, giugno 22, 2010

VOSTRO ONORE


Ho finito ieri di inchiostrare la mia storia breve per OUTLAW TERRITORY intitolata "Judge Roy Bean", su testi di David Hopkins.
I ragazzi americani son stati contenti del risultato fino ad ora, adesso non resta che colorare!

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giovedì, giugno 10, 2010

CASSIDY A BERGAMO


Sabato 12 giugno, a partire dalle 16, la fumetteria "Arcadia oltre le nuvole" di Bergamo in via Taramelli, ospiterà una nutrita task force degli autori di Cassidy.
In primis Pasquale Ruju, (creatore della serie), a seguire due mostri di bravura come Alessandro Poli (copertinista e creatore grafico) e Andrea Borgioli (disegnatore del n.5)... e poi ci sarò io col disegno qui sopra!

Accorrete!

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venerdì, maggio 28, 2010

mercoledì, maggio 26, 2010

IL GIUDICE ROY BEAN


Studi per una storia breve di cui parlerò senz'altro più in la.
Protagonista è il giudice Roy Bean, che tra le figure leggendarie del vecchio West ha un suo posticino tutto speciale per aver applicato giustizia sommaria e per averne appesi parecchi alla forca.
Pare che il suo motto in effetti fosse: “Prima impiccateli, poi faremo il processo!”.

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mercoledì, maggio 05, 2010

MONOMANIACO


Sarò monomaniaco a riprendere sempre lo stesso soggetto?
Intanto pare che Ridley Scott abbia annunciato due prequel di Alien in 3D.
Sono premesse che mi lasciano freddo e, nonostante che ci sarà lui al timone, le mie aspettative restano basse.
Noi monomaniaci siamo fatti così.

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giovedì, aprile 29, 2010

IL CAOS REGNA


Facendo le consuete pulizie di primavera nell' hard disk sono incappato in una serie di schizzi che, per una ragione o per l'altra, non ho mai postato sul blog o altrove.

Il primo in alto a sinistra mi piace perchè è abbastanza fresco, ma la situazione che mostra non ha molto appeal.
Il Conan trionfante a lato è in lista d'attesa per qualcosa di più definitivo, magari con uno sfondo fiammeggiante che è la morte sua.
La porzione di Conan dietro al Conan trionfante era a figura intera: rappresentava il Cimmero inginocchiato, sconfitto e in catene. Non l'ho mai postato, e non lo posto adesso integralmente, perchè già mostrare Conan umiliato è quasi una bestemmia, ma soprattutto perchè il risultato finale aveva uno strano sentore di roba gay/sado/bondage.
Per rimediare segue un Conan cazzutissimo con ascia bipenne.
Qualche faccetta, e infine un mostro tipo "uomo mosca" che non ho mai postato perchè era un periodo che postavo quasi solo facce mostruose e m'ero stancato.

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venerdì, aprile 09, 2010

BLUES


Si avvicina la data di esordio in edicola.
Per saperne di più andate alla fonte.
Intanto beccatevi l'ottima cover di quel mostro di bravura di Alessandro Poli!

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lunedì, marzo 15, 2010

IL CACCIATORE


"Il Cacciatore" è un film che racconta un'epica fatta di sentimenti: ancor più importante di ciò che accade ai personaggi è il modo in cui lo vivono, lo elaborano o lo subiscono.

E a proposito di subire, pare che per catturare su pellicola quei sentimenti nella maniera più spontanea e genuina possibile, il regista Michael Cimino abbia sottoposto i suoi attori a uno stress continuo e logorante, facendogli affrontare di persona scene pericolose, mettendoli di fronte a imprevisti ed espedienti rasenti il sadismo.
Durante la famosa scena della roulette russa su Walken e De Niro volavano in continuazione schiaffi veri, mentre a John Savage toccò starsene in una gabbia immersa nelle acque marroni in compagnia di pantegane tailandesi che gli passeggiavano sulla faccia.
Schiaffi veri, topi veri: reazioni vere. I topi fanno schifo e le sberle fanno male, quasi non serve essere attori con un trattamento del genere.
Vero è anche lo sputo che De Niro, senza aspettarselo, si prende in faccia da Walken verso la fine del film. Pare che la cosa lo avesse fatto incazzare come una bestia. E allora cosa avrà pensato John Cazale quando lo stesso De Niro decise di puntargli una pistola carica in fronte per "migliorare" la resa della scena? Non solo il regista quindi, ma pure tra colleghi si portava avanti lo stesso principio.
"Il cacciatore" è un film girato a nervi tesi.
Di espedienti così ce ne sono per tutto il film, e cose analoghe son successe per tante altre pellicole da registi diversi.

Durante le riprese di "Shinig", Kubrick si comportò peggio di un orco con Shelley Duvall in modo da renderla isterica al punto giusto per essere la moglie in fuga da un marito pazzo e posseduto. Tutto calcolato per un risultato formidabile e performance straordinariamente veritiera. Tutt'altra cosa ripetto alle "Screem Queens" di Saw e affini.

Anche nell'esorcista gli attori furono torturati a puntino, con Friedkin che sparava colpi a salve alle spalle degli attori e di quando in quando distrinuiva ceffoni per avere da loro una reazione di spavento assolutamente autentica.

In fondo son tutti espedienti nati col Neorealismo (ma forse anche prima) quando bisognava ottenere una scena da gente che non sapeva recitare.
A prendere tutto questo in considerazione pare quasi che per arrivare ad avere un certo tipo di film il cast vada necessariamente fatto passare sotto le peggio torture.
Certo di pellicole come il Cacciatore se ne son fatte poche e oggi meno che mai.
Chi è disposto a sacrificarsi in nome dell'arte alzi la mano! Ma che, alla gente del cinema piace la vita comoda!
De Niro stava per mollare il set perchè era stanco di prendere schiaffi in faccia, gli attori di oggi pare invece che abbiano ossa meno robuste e ce ne accorgiamo quando ci giunge
la registrazione di Christian Bale che scazza perchè il tecnico delle luci gli passa semplicemente davanti.

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mercoledì, marzo 03, 2010

sabato, febbraio 27, 2010

CASSIDY


Quando, a luglio 2008, avevo annunciato che avrei lavorato per la Sergio Bonelli Editore , mi rendevo conto di dare solo una mezza notizia, restava la curiosità (per quelli interessati) di sapere nello specifico su che serie mi sarei dovuto cimentare.
Domanda naturale e legittima, ma non era ancora il momento di dare risposte.

Oggi invece, con l'annuncio ufficiale della casa editrice e il conseguente tam tam sui siti/blog/forum fumettistici, qualcosa si può dire e mostrare. Col permesso della redazione, io mi limito a mettere una vignetta dal mio primo numero, e già che ci sono faccio pure un copia/incolla della presentazione ufficiale.

"Cassidy
California, 1977.
Un anno particolare, il ’77. Siamo quasi alla fine del mondo così come lo intendevamo, prima che arrivassero i computer, i telefoni cellulari, internet, prima della caduta del Muro di Berlino e dell'era della globalizzazione. C’erano altre cose, a quei tempi. C’era della buona musica, c’erano bei film, c’erano macchine rombanti e veloci con cui correre oltre il confine messicano. I fuorilegge avevano vita facile, gli sbirri non disponevano ancora di tutte le diavolerie tecnologiche che hanno oggi. Si faceva la guerra ad armi pari, a volte perfino rispettandosi. E sperando che le minigonne non passassero mai di moda.
Il 16 agosto del 1977, a Memphis, presso la sua dimora di Graceland, muore Elvis Presley. Quella stessa notte, una grossa Dodge nera, crivellata di proiettili, procede lungo una strada di campagna, al confine fra New Mexico e California. Al volante dell'auto c’è un uomo alto e robusto, con la faccia dura. Ha quattro proiettili in corpo e si sta dissanguando lentamente.
Così inizia l’ultima, lunga avventura di Raymond Cassidy, fuorilegge, ladro e rapinatore. Un uomo che stanotte scoprirà di avere solo un anno e mezzo di vita. Diciotto mesi per sistemare le cose, per fare i conti con il passato, prima di andare incontro al proprio destino. Non saranno mesi tranquilli, no di certo. Ci saranno scontri, e fughe, e vendette, ad aspettare Cassidy. Donne bellissime, spietati criminali, tenaci tutori della legge arriveranno a complicargli la vita. E un vecchio musicista cieco, il Bluesman, scandirà per lui il trascorrere di quegli ultimi giorni. Una vita al massimo, per Cassidy, una vita a tutta velocità, verso una fine già segnata... Ma che riserverà a lui, e ai lettori della nuova miniserie creata da Pasquale Ruju (in edicola da maggio), più di una sorpresa! "

domenica, febbraio 21, 2010

PIRATI remake




l'idea di base è presa da questo vecchio disegno ma in pratica è tutta roba nuova.
Forse ci saranno dei pirati nel mio futuro, ma è presto per dirlo.

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mercoledì, febbraio 17, 2010

DRACULA


"il volto era grifagno, assai accentuatamente tale, sporgente l'arco del naso sottile, con narici particolarmente dilatate; la fronte alta, a cupola, e i capelli erano radi attorno alle tempie, ma altrove abbondanti.
Assai folte le sopracciglia, quasi unite alla radice del naso.
La bocca, per quel tanto che mi riusciva di vederla dietro ai baffi folti, era dura, di un taglio assai crudele, con bianchi denti segnatamente aguzzi, i quali sporgevano su labbra la cui rossa pienezza rivelava una vitalità stupefacente in un uomo così attempato.
Quanto al resto, orecchie pallide, assai appuntite all'estremità superiore; mento marcato e deciso, guance sode ancorchè affilate.
L'effetto complessivo era di uno straordinario pallore."


(Da "Dracula" di Bram Stoker)

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martedì, febbraio 09, 2010

IT


Era il luglio del 1993 quando lessi il mio primo Dylan Dog, si trattava del n. 82 "Lontano dalla luce", erano gli anni in cui nelle storie di Dylan comparivano freaks brutti ma buoni e assassini "normali" che accoltellavano le donne nella pancia. E c'era sangue.
Quella stessa notte i disegni di Dall’Agnol, ancor più che la storia di Chiaverotti, mi diedero gli incubi.
Il giorno dopo restituii l'albo al ragazzino che me lo aveva prestato, aveva due anni in più di me ma quando hai 11 anni i tredicenni ti sembrano già dei giovani adulti.
Gli dissi che era roba forte e che mi aveva tenuto sveglio, e fu allora che mi disse: "Sai cosa ti farebbe veramente cacare in mano? IT!"

Solo adesso, dopo 17 anni, mi sono deciso a leggerlo, e non perchè sia rimasto segnato da quell'episodio, anzi, ormai sono grandicello perchè un libro di King possa farmi cacare in mano, ma diciamola tutta: 1200 pagine ti fanno passare la voglia.

Eppure... sono arrivato già attorno a pagina 400.

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giovedì, febbraio 04, 2010