lunedì, marzo 15, 2010

IL CACCIATORE


"Il Cacciatore" è un film che racconta un'epica fatta di sentimenti: ancor più importante di ciò che accade ai personaggi è il modo in cui lo vivono, lo elaborano o lo subiscono.

E a proposito di subire, pare che per catturare su pellicola quei sentimenti nella maniera più spontanea e genuina possibile, il regista Michael Cimino abbia sottoposto i suoi attori a uno stress continuo e logorante, facendogli affrontare di persona scene pericolose, mettendoli di fronte a imprevisti ed espedienti rasenti il sadismo.
Durante la famosa scena della roulette russa su Walken e De Niro volavano in continuazione schiaffi veri, mentre a John Savage toccò starsene in una gabbia immersa nelle acque marroni in compagnia di pantegane tailandesi che gli passeggiavano sulla faccia.
Schiaffi veri, topi veri: reazioni vere. I topi fanno schifo e le sberle fanno male, quasi non serve essere attori con un trattamento del genere.
Vero è anche lo sputo che De Niro, senza aspettarselo, si prende in faccia da Walken verso la fine del film. Pare che la cosa lo avesse fatto incazzare come una bestia. E allora cosa avrà pensato John Cazale quando lo stesso De Niro decise di puntargli una pistola carica in fronte per "migliorare" la resa della scena? Non solo il regista quindi, ma pure tra colleghi si portava avanti lo stesso principio.
"Il cacciatore" è un film girato a nervi tesi.
Di espedienti così ce ne sono per tutto il film, e cose analoghe son successe per tante altre pellicole da registi diversi.

Durante le riprese di "Shinig", Kubrick si comportò peggio di un orco con Shelley Duvall in modo da renderla isterica al punto giusto per essere la moglie in fuga da un marito pazzo e posseduto. Tutto calcolato per un risultato formidabile e performance straordinariamente veritiera. Tutt'altra cosa ripetto alle "Screem Queens" di Saw e affini.

Anche nell'esorcista gli attori furono torturati a puntino, con Friedkin che sparava colpi a salve alle spalle degli attori e di quando in quando distrinuiva ceffoni per avere da loro una reazione di spavento assolutamente autentica.

In fondo son tutti espedienti nati col Neorealismo (ma forse anche prima) quando bisognava ottenere una scena da gente che non sapeva recitare.
A prendere tutto questo in considerazione pare quasi che per arrivare ad avere un certo tipo di film il cast vada necessariamente fatto passare sotto le peggio torture.
Certo di pellicole come il Cacciatore se ne son fatte poche e oggi meno che mai.
Chi è disposto a sacrificarsi in nome dell'arte alzi la mano! Ma che, alla gente del cinema piace la vita comoda!
De Niro stava per mollare il set perchè era stanco di prendere schiaffi in faccia, gli attori di oggi pare invece che abbiano ossa meno robuste e ce ne accorgiamo quando ci giunge
la registrazione di Christian Bale che scazza perchè il tecnico delle luci gli passa semplicemente davanti.

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mercoledì, marzo 03, 2010