mercoledì, ottobre 29, 2008
lunedì, ottobre 20, 2008
LA MATITA SOPRATTUTO
giovedì, ottobre 09, 2008
VOODOO VS FREEBOOKS
“Ma Dr. Voodoo esce per la Free Books? Guarda che quelli non pagano.”
“No, tranquillo, la Free Books paga, ma bisogna tampinarli telefonicamente minimo per tre mesi, poi i soldi arrivano”.
Questo breve dialogo si è riproposto puntualmente e quasi identico a quasi tutte le fiere del settore degli ultimi anni, segno che già da tempo la Free Books aveva una brutta fama tra quelli che ci avevano avuto a che fare.
Nonostante tutto io ero quello che in qualche modo la difendeva pur non tacendo certi grossi difetti.
La Free Books si era fatta notare nel 2005 con una serie di pubblicazioni davvero interessanti, aveva resuscitato l’Insonne, ristampato classici e proposto titoli importanti, progetti ambiziosi e l’obiettivo quasi eroico di far “rinascere il fumetto made in Italy”.
Alla base di questo ambizioso progetto c’era la rivista contenitore “Brand New”, una rivista dalle grosse aspettative per le quali avevo preparato, su testi di Giovanni Gualdoni, la miniserie del “Dr. Voodoo”.
Insomma, fino a tre anni fa mi sentivo in dovere di difendere la casa editrice che pubblicava uno dei lavori di cui vado più fiero.
Fa niente se pareva non esserci nessuna organizzazione solida alla base, fa niente se non comunicavano nemmeno le scadenze di consegna, fa niente che i numeri uscissero senza regolarità alcuna e se gli editoriali di Andrea Materia si facessero sempre più deprimenti.
Io ci credevo e sostenevo il progetto, era mio dovere.
Però ora la Free Books è diventata indifendibile.
Lasciamo perdere il fallimento della rivista dopo soli sei numeri. Lasciamo perdere anche la mancata pubblicazione del settimo numero, quello conclusivo, che avrebbe dovuto pubblicare tutte le storia già pronte e concludere le miniserie.
Parliamo solo di questioni di denaro.
L’ultima fattura risale a più di un anno fa.
Dopo i primi tre/quattro mesi di rito passati senza che il conto corrente salisse avevo cominciato la trafila delle telefonate: ogni mercoledì dopo le nove chiamavo in redazione e chiedevo notizie.
All’inizio le risposte erano precise e rassicuranti: “da settimana prossima dovrebbe ricevere i soldi”, mi diceva la segretaria, oppure “abbiamo effettuato il pagamento ieri”… col tempo queste frasette tanto rassicuranti si son fatte sempre più vaghe.
Io ho continuato a telefonare (mai mollare l’osso) ma col passare dei mesi mi son sentito sempre più preso in giro.
Le ho provate tutte, ho provato a fare il comprensivo, il ragionevole, l’incazzato… ho provato a scavalcare la segretaria per parlare direttamente al boss, ma niente da fare.
Dopo un anno di telefonate buttate nel cesso mi son reso conto che per loro non sono altro che un moscerino che ogni tanto ronza al telefono.
Un fastidio così piccolo che non vale la pena di spendere 500 euro per sbarazzarsene.
E non sono mica il solo di moscerino, dato che ce n’è di gente che mi aveva messo in guardia!
La verità è che il povero fumettista, che sia disegnatore o sceneggiatore, non ha un vero potere contrattuale. Perderei più soldi a chiamare un avvocato piuttosto che lasciar perdere tutta la faccenda.
Potrei mettermi l’animo in pace e mandare al diavolo tutta la questione, cose del genere capitano spesso in questo mestiere e c’è anche chi mi direbbe che sono ancora fortunato, che si prendono fregature anche peggiori… ma per questioni di principio non mi sento ancora di mollare.
Dei soldi che mi devono io ci ho già pagato le tasse, quindi non solo non li ho ricevuti, ma ci ho anche smenato di tasca mia!
Andrò avanti allora e se qualcuno di voi ha qualche suggerimento da darmi lo accetterò volentieri.
Io non so se la Free è ancora intenzionata a pubblicare materiale inedito di autori italiani, o se adesso si limiterà ad acquistare i diritti di fumetti americani...
Intanto non posso far altro che smentire quello che dicevo un anno fa e dichiarare tranquillamente che è vero: “LA FREE BOOKS NON PAGA”.
Qualche settimana fa ho postato questa mia letterina sul forum Graphite.
Ne è saltata fuori un bella discussione, ma soprattutto dei suggerimenti interessanti.
Ho intenzione di metterne in pratica qualcuno, ma non prima della fiera di Lucca, dove ho intenzione di affrontare la cosa faccia a faccia con l'editore.
Da pochi giorni poi la discussione è stata sdoganata anche sul forum di Kinart.
QUI la discussione su Graphite.
QUI la discussione su Kinart.
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