AHHH! Da queste vignette ho capito tutto il senso della storia! iniziosvolgimentofinale!! Non comprero' il numero! Un lettore in meno!! Cataclisma per la casa editricee!! Scherzo. Molto bella. Sempre piu' bravo! Dai, che manca poco a vederti su un Dylan o un Nathan o altro di bonelliano, no?!
x Paolo: heheh, lo capisci vero che adesso dovrò a tutti i costi impedire di parlare? Grazie tante per l'incoraggiamento, ma la Bonelli è un osso parecchio duro! :-)
x Fabio: Grazie! A Mantova mi piacerebbe venirci, ma non sono sicuro! Se vengo ci becchiamo la!
Mah...secondo me a parte il guadagnare di più, in Bonelli c'è quasi la morte del fumetto.
Comunque questa è davvero una bella tavola, molto espressiva e significativa della storia nel suo complesso deontologico e drammaturgico. Si capisce il dramma filologico dell'esistenzialismo estetico ed estatico del personaggio arrivato ad una svolta drammaturgica.
Jacques, spero non ti sia sfuggito l'essenziale parallelismo concettuale che si snoda tra il classico fattore amorfico dell'ascesi di massa e la presenza latente di uno scoperchiamento dei valori basilari! Per quanto riguarda la Bonelli io non penso che sia la morte del fumetto anzi, forse è quello ch elo tiene in vita qui in Italia. E' vero che le necessità di produzione esigono la presenza di un tot di "operai del fumetto", ma tra questi ci sono delle eccezioni, o magari proprio degli operai fuoriclasse che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Ma questo lo sai bene anche tu che hai detto che "c'è QUASI la morte del fumetto in italia".
Classe 1982, dopo la maturità scientifica frequenta per due anni la Scuola del Fumetto di Milano ed un corso di grafica pubblicitaria all’istituto di arti grafiche Rizzoli.
Nel 2005 esordisce sul n.1 della rivista “Strike” e si aggiunge allo staff della nuova serie di “Jonathan Steele” (di Federico Memola) per la Star Comics.
Assieme a Giovanni Gualdoni, crea la miniserie “Dr. Voodoo” per la Free Books.
Il 2008 segna l’ingresso nella scuderia Bonelli. Entra a far parte dello staff di “Cassidy”, la miniserie creata da Pasquale Ruju di cui disegna il n.6 e 11.
In seguito è la volta della prima miniserie Bonelli interamente a colori: “Orfani”, di Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari, per la quale disegna il n.3, e metà dei numeri 4, 9 e 11.
Agli inizi del 2014 gli viene dato l’incarico di copertinista per la serie quadrimestrale “Dylan Dog-Old Boy”.
Attualmente alterna ll suo lavoro tra Orfani e Dylan Dog.
12 commenti:
AHHH! Da queste vignette ho capito tutto il senso della storia! iniziosvolgimentofinale!! Non comprero' il numero! Un lettore in meno!! Cataclisma per la casa editricee!!
Scherzo.
Molto bella. Sempre piu' bravo! Dai, che manca poco a vederti su un Dylan o un Nathan o altro di bonelliano, no?!
Grande stima...
Ci sei a Mantova?
x Paolo: heheh, lo capisci vero che adesso dovrò a tutti i costi impedire di parlare?
Grazie tante per l'incoraggiamento, ma la Bonelli è un osso parecchio duro! :-)
x Fabio: Grazie! A Mantova mi piacerebbe venirci, ma non sono sicuro! Se vengo ci becchiamo la!
che sei bravo tel'ho già detto.. mi ripeto!
Mah...secondo me a parte il guadagnare di più, in Bonelli c'è quasi la morte del fumetto.
Comunque questa è davvero una bella tavola, molto espressiva e significativa della storia nel suo complesso deontologico e drammaturgico. Si capisce il dramma filologico dell'esistenzialismo estetico ed estatico del personaggio arrivato ad una svolta drammaturgica.
J - Drogato
Grazie Riccà!!!
Jacques, spero non ti sia sfuggito l'essenziale parallelismo concettuale che si snoda tra il classico fattore amorfico dell'ascesi di massa e la presenza latente di uno scoperchiamento dei valori basilari!
Per quanto riguarda la Bonelli io non penso che sia la morte del fumetto anzi, forse è quello ch elo tiene in vita qui in Italia.
E' vero che le necessità di produzione esigono la presenza di un tot di "operai del fumetto", ma tra questi ci sono delle eccezioni, o magari proprio degli operai fuoriclasse che non hanno nulla da invidiare a nessuno.
Ma questo lo sai bene anche tu che hai detto che "c'è QUASI la morte del fumetto in italia".
soliti complimenti di rito. Ti ripeto il solito e banale "che bella Gigi" @_@
No, Gigi, non mi è sfuggito nulla...no no!!! :)
J
Ciao fenomeno, bella sta tavola. Un saluto.
Ancora grazie amiqui!
dai dai continua a mordere che l'osso si spezza ;)
Gran Belle tavole, Gigi.
stai diventando un gran disegnatore.
ciao!
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